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| ECCLESTONE PREPARA LA RIVOLUZIONE IN F1: LONDRA - Un motore standard unico per tutte le scuderie a partire dal 2010 per ridurre i costi fino al 90%: é questa la principale misura del piano messo a punto da Bernie Ecclestone e Max Mosley per salvare la Formula Uno. Secondo il Times la riforma draconiana ideata dai vertici del circus automobilistico imporrà che ogni propulsore venga utilizzato per almeno metà della stagione, e non per due solo gare come accade oggi. Mentre alle case fornitrici - come Ferrari, Mercedes-Benz, Bmw - spetterà l'assemblaggio dei pezzi e il diritto di apporre il proprio marchio sul blocco. Ai team non in grado di procedere in questa direzione, sarebbe prevista la possibilità di rivolgersi ad un'azienda esterna oppure ad un'altra squadra. Una vera rivoluzione per il mondo delle corse, conseguenza di quel piano di "sopravvivenza" che Ecclestone ritiene ormai improrogabile ("un piano di riforme rigide che verrà imposto ai team") per contenere gli esorbitanti costi di gestione e rilanciare la competitività tra le scuderie. Un'opinione condivisa dal presidente della Fia che di recente ha invitato i team a ridurre drasticamente le spese per evitare il fallimento del campionato. "La cosa che in questo momento mi interessa maggiormente - le parole di Ecclestone alla vigilia del Gp del Giappone - è fare pressione perché si vada verso l'idea dell'omologazione dei motori. Il propulsore dovrebbe diventare uguale per tutti e dovrebbero essere permessi solo due cambi nel corso del campionato. In questo modo i costi si ridurrebbero drasticamente". Da diversi anni la Formula 1 ha già adottato un unico fornitore di pneumatici per abbattere i costi delle gomme: la giapponese Bridgestone, che ha vinto la concorrenza della francese Michelin, ha un contratto in esclusiva fino al 2010. (ANSA).
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