DESMOSKULL, SBK PORCOGALLO: A PORTIMAO SOLO PROBLEMIOsannato nell’ombra dei paddock più malfamati e temuto fino lassù, ai piani alti del Motomondiale, nessuno sa chi sia DesmoSkull, ma in tanti hanno rischiato il soffocamento da risate dopo aver letto le sue cronache satiriche dei weekend MotoGP e SBK in TV. Direttamente da Portimao, ecco le pagelle della Superbike!
Le specialità di Portimao sono due: le acciughe e le buche. Le acciughe sono buone, le buche sono buone solo se non devi passarci sopra fortissimo con una moto ipersportiva con le sospensioni morbide come una bobber a telaio rigido.
Me veniamo subito alla griglia di partenza di Gara1, e subito ai voti:
Il signor Pata, voto 10. E' quello che nella pubblicità si affaccia dietro al pacchetto di patatine e dice "gustosa!" "croccante!" "leggera!", già idolo indiscusso di tutte le ragazzine. Misteriosamente presente in griglia di partenza.
Le Avventure di DongioBiaggi, voto 10: si vanta di conoscere tutte le ombrelline in griglia, ed è inquietantemente vero. Se gli fai vedere una ragazza, lui sa dirti come si chiama, da dove viene e quali sono i suoi cantanti preferiti: i pensionati passano le giornate a guardare i cantieri, lui si diverte di più.
Chesney Devils, voto 6: sesto e quinto non sono risultati indimenticabili, ma merita una menzione d'onore per il pregevolissimo scatafascio di sabato.
Cionniria, voto 7: in Gara 1 parte bene, tiene il gruppetto dei primi, poi vede una cacca di cane con una forma stranissima a bordo pista e si ferma per guardarla più da vicino. Gara finita. Ai box lo sgridano tutti fortissimo e così in Gara 2 invece riesce a mantenere la concentrazione: resta incollato alle chiappe di Laverti per quasi tutta la gara, salvo farsi passare da Guardaquì nel finale: poco male, il podio è meglio che guardare una cacca di cane.
MonociLeon Haslam, voto 7 di incoraggiamento. Tentativo numero 2 di guidare con la zampa offesa: è passato qualche giorno, ma chi ha visto la sua gamba giura che assomiglia a un film di Tarantino. Il buon Leon ce la mette tutta e stringe i denti ma alla fine deve arrendersi.
Eugenio Laverti, voto 8 anche a lui. In griglia lo staff di Italia unodue lo importuna con domande degne del miglior Calia:
"Eugene come stai?"
"Bene io..."
"Bene, ora presentiamo Filippa"
"Ah, grazie"
Favoloso. Eugenio parte a cannone e si tiene in scia a Saix, purtroppo per lui il suo motore decide di omaggiare il Portogallo con una bella grigliata di mare. Peccato perchè una sguazzata di olio in mezzo al rettilineo sarebbe stata perfetta per una bella bandiera rossa, vera protagonista del mondiale superbike, invece Eugenio si accorge subito che il motore sta andandosene a fanculo e si sposta fuori traiettoria inondando di olio tutti i meccanici al muretto. In Gara 2 invece Eugene adotta la tattica di Saix: va fortissimo, se ne sbatte le palle degli altri, e vince.
Davide Giugliano, voto 6. In Gara1 si ingarella con Baz, poi supera Checa, e infine lo ritroviamo arrotolato nella ghiaia che cerca di smerigliarsi i testicoli sfregandoli sulla ruota della moto che è lì che gira con la marcia inserita. Meglio il nono posto in Gara2.
Carlos Checa, voto 6. In Gara1 parte bene, poi pian piano viene superato da chiunque fino alla solita merdesima posizione, in Gara2 invece parte bene e riesce persino a tenere la sesta posizione. Passi avanti in casa Panigacci, ora sanno come partire decentemente, se riescono a perfezionare gli altri 21 giri sono cazzi per tutti. Questo piccolissimo miglioramento è merito di Ducaudi? E' merito di Testaquadra Checa? E' merito del circuito? Forse è un caso. Rifletteteci.
Marcone Melandri, voto 8. In Gara1 parte un po' in ombra, poi approfitta dello scioppone del motore di Laverti per superare di nascosto Tom Saix. Il buon Saix, andando fortissimo, decide di rinunciare a una curva per provare a ripassare, e così succede che appoggia un attimo Melandri fuori dalla pista e torna in testa. Arrabbiato come non mai, Marcone viene su per vendicarsi di Tom, mentre Guintoli zitto zitto se ne sta andando per i cazzi suoi. Ma Melandri è in giornata, raggiunge Guintoli e lo passa, Guintoli risponde, Melandri lo ripassa all'ultimo giro e stringe le chiappe fino in fondo per evitare sorpresine...bel finale, tentativi a caso di Guintoli, Melandri vince. Bella gara, bravi tutti. In Gara2 a Melandri gli capita, per sorteggione Pirelli, la mitica "Maxibon", la gomma con la granella da un lato e il biscotto con la crema dall'altro: Marco fa tutta la gara in gondola, rischia di morire una volta al giro e conclude in ottima 12esima posizione. Concorso: scegliete il soprannome per Melandri, perchè a me non viene mai in mente niente!
Silvano Guardaquì, voto 9. Ormai garanzia di qualità sull'asciutto e sul bagnato, il ranocchio si imbarca in un bellissimo duello con Melandri nel finale di Gara1, e come se non bastasse prova a fare il colpaccio in volata al fotofinish...e quasi ci riesce. Gara2 è meno incasinata ma gli vale un altro secondo posto...mica male, Guardaquì!
Leon Camier, voto 7: guida una Suzuki, niente è facile quando guidi una Suzuki. In Gara1 porta a casa un onorevolissimo quarto posto, in Gara2 stava venendo su benissimo poi purtroppo vede in una via di fuga la stessa cacca di cane che aveva distratto Cionniria in Gara1 e si ferma anche lui per guardarla. Conclude il weekend infilando miniciccioli nella cacca per vederla esplodere.
Ma soprattutto...Tom Saix, voto 100. Cento. Gara1: tutto nella norma, un terzo posto senza infamia nè lode, con Tom vagamente seccato per la presenza di altri piloti in pista, non essendo abituato. Poi viene Gara2, vero capolavoro della giornata. Tom cade nel giro di allineamento: ok, ci sta, lui non è abituato ad andare così piano. Pazienza, può succedere, ora si rimette in sella e riparte. Invece no: nei minuti seguenti assistiamo una scena impagabile con Tom Saix che cerca di spingere la moto per tornare ai box circondato da 5-6 commissari che lo deridono e lo spintonano per farlo cadere. Riuscendoci peraltro, nell'ilarità generale. Tom, sempre più incazzato, si rimette a spingere e alla fine riesce a far partire la sua Kawasaki: la trascina ai box, ma la moto arriva che è un Picasso e i meccanici hanno qualcosa come 5 minuti per raddrizzarla. E giù di martellate, calcioni, nastro americano, svitol: alla fine Tom riesce a partire, solo che la frizione ora attiva il freno posteriore, il gas è al pedale del freno, lo sfiato della benzina finisce nel circuito freni, il radiatore dell'olio e quello dell'acqua sono ora collegati, il telaio è a forma di banana. Tom, coraggiosamente, decide di partire lo stesso ma si capisce subito che la moto a banana non va proprio bene: si ritira al secondo giro perchè il gas al pedale non parzializza ma va solo on/off. Letteralmente. Che poi per Tom Saix sarebbe anche la configurazione ideale. Riparte, dopo qualche altra martellata alla moto, ma basta guardarlo in corsia box per capire che non ci siamo ancora: la moto saltella anche da ferma. Tom fa qualche giro sul piede dei 5'30", poi si riritira. Ok si è arreso. Invece no: ririentra. E da qui in avanti non solo finisce la gara (con 7 giri di ritardo) ma si prende anche il lusso di andare fortissimo, superare gente a caso e mandare affanculo tutti quanti. E così, per tutta Gara2, ci sono i piloti normali che concorrono per il primo, secondo, terzo, quarto, quinto, merdesimo posto...e poi c'è lui, Tom Saix, che arriva dal niente, supera tutti, stacca fortissimo ed è indietro di qualche giro. Fantastico, uno dei momenti più belli della storia della SBK sicuramente.
